Langhe Nascetta DOC- Piemonte - 2020
2019
Vitigno: Nascetta
Ubicazione vigneto: Serravalle Langhe.
Vinificazione e affinamento: diraspatura, macerazione di 8 ore e pressatura molto soffice. Fermentazione spontanea, fermentazione malolattica non svolta e affinamento in acciaio. Imbottigliamento a febbraio dell'anno successivo e affinamento in bottiglia per 6 mesi prima di essere messo in commercio.
Caratteristiche organolettiche:
- Vista: di un bel color giallo paglierino carico, con riflessi verdognoli.
- Olfatto: al naso si percepiscono profumi che ricordano agrumi, pompelmo e pesca bianca
L'importante struttura e livelli di acidità conferiscono al vino un'ottima capacita di invecchiamento, garantendone una longeva evoluzione aromatica.
AUTOCTONO
La Nascetta è un vitigno autoctono Piemontese semiaromatico. Già nell'800 era noto per la sua bontà; nel corso degli anni la coltivazione di quest'uva, per natura delicata e dalla produzione incostante, venne quasi totalmente abbandonata a favore di vitigni più remunerativi. Oggi si assiste ad una rinascita del vino Nascetta, piacevole scoperta per chi lo degusta.
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Nel cuore delle Langhe sorge il pittoresco borgo di Perno. Costruito in epoca medievale come fortilizio difensivo e trasformato tra il XVII e il XIX secolo in dimora residenziale, il Castello domina il paesaggio circostante, composto da dolci colline interamente rivestite da vigneti. Il Castello di Perno rappresenta anche un pezzo di storia della cultura italiana: infatti fu sede, gemella di quella di via Biancamano a Torino, della Casa Editrice Giulio Einaudi, in particolare fu residenza per lo studio e l’attività artistica degli scrittori einaudiani (tra i più assidui frequentatori Primo Levi) e teatro di seminari e incontri tra le più grandi personalità della cultura italiana dell’età repubblicana.
Attualmente di proprietà di Gregorio Gitti, il Castello di Perno non solo è diventato il centro di un'attività di vinificazione di alto livello, ma intende tornare ad essere casa per la cultura, con particolare attenzione alle arti contemporanee.
Il progetto enologico di Castello di Perno può definirsi come neoclassico, poiché, pur rispettando la tradizione, intesa come patrimonio di tecniche e conoscenze specifiche di un terroir storico, la interpreta attraverso una sensibilità che vuole rinnovarsi nel tempo, con la consapevolezza cioè che i vini sono cose vive e perciò nascono, invecchiano e migliorano come gli uomini che li cercano come buona compagnia.