Barbaresco DOCG - Piemonte - 2018
2018
Vitigno: Nebbiolo 100% prodotto con uve provenienti dalle vigne più giovani del comune di Neive, Cru San Cristoforo, Marcorino e Fausoni.
Produzione: 40 hl/ettaro.
Terreno: misto tufaceo/argilloso con alcune vene di sabbia.
Vinificazione: in acciaio inox per 20-25 giorni circa.
Maturazione di 18 mesi in barriques di rovere francese.
Caratteristiche organolettiche:
- Vista: rosso granato intenso.
- Olfatto: molto ampio di frutta nera (mora, prugne e amarena); di fiori leggermente appassiti (viola e rosa) e di spezie.
- Gusto: caldo, elegante ed avvolgente; molto lungo e persistente con sentori che riprendono l'espressione olfattiva con una nota di cacao.
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"Da generazioni, coltiviamo e vinifichiamo a Barbaresco, piccolo comune in provincia di Cuneo, in Piemonte, tra le più importanti regioni vitivinicole d'Italia. Documenti notarili del XIX secolo attestano la presenza dei Rocca nel Comune di Barbaresco a partire, almeno, dal 1834, anno in cui il nacque il nostro avo Francesco (1834-1894).
Nel 1864 fece redigere un'ipoteca dotale in favore della sua futura moglie, Luigia Cheinasso. In quel documento, Francesco viene definito «agricoltore nato ed abitante a Barbaresco», proprietario, assieme al fratello Giuseppe, di «case, siti, vigne e gorreti», tutti ubicati sul territorio comunale. Da documenti e testimonianze successive, l'attività della nostra famiglia risulta quella di un'azienda agricola polivalente dove, accanto ai campi per il foraggio e l'allevamento del bestiame, la viticoltura svolge un ruolo importante per il bilancio familiare. Bisogna giungere verso la fine degli anni '50 perché la nostra storia si leghi inestricabilmente a quella del più celebre cru di queste colline: il Rabajà."
"Grazie all'intuizione e al coraggio di Francesco Rocca (1907 - 1978), nipote del primo Francesco, nel 1958 l'azienda si sposta dal centro di Barbaresco nella zona di Rabajà, all'ingresso sud del paese. Gli appezzamenti del Rabajà erano da sempre conosciuti per la produzione di uve dalla straordinaria qualità. La consapevolezza di possedere un patrimonio enoico unico nel suo genere e la volontà di valorizzare il secolare bagaglio agricolo dei Rocca, spinge il figlio di Francesco, Bruno, classe 1951, a cambiare rotta e a specializzarsi nella vitivinicoltura. Il 1978 segna la prima vendemmia i cui frutti verranno imbottigliati, per la prima volta, sotto il nome di famiglia. L'obbiettivo è quello di innalzare la qualità dei vini prodotti e valorizzare lo straordinario cru «di famiglia», il Rabajà. Questo attraverso un ripensamento radicale della gestione del vigneto e del lavoro in cantina, non più intesi a massimizzare le quantità, ma studiati affinché tutto concorra alla produzione di vini dal carattere distintivo, unici perché espressione singolare di un territorio dalle caratteristiche non riproducibili".
"Oggi, accanto a Bruno Rocca, in azienda lavorano i figli Luisa e Francesco. A loro spetta il compito di rinnovare la fedeltà della nostra storia al territorio d'origine, al rispetto per la terra, alla valorizzazio-ne dei suoi vitigni e alla produzione di un vino frutto dell'incredibile equilibrio tra ritmo della natura e lavoro dell'uomo".
"La nostra azienda, a conduzione familiare, coltiva direttamente circa 12.5 ettari di vigneti nei comuni di Barbaresco e Neive, all'interno del comprensorio collinare delle Langhe, completano i nostri possedimenti 3 ettari di vigneto a Vaglio Serra, nel Monferrato, zona storicamente vocata alla coltivazione di uve barbera, da cui otteniamo il Barbera d'Asti d.o.c.g.".